sabato 7 settembre 2013

Mabon (21 Settembre)

L'equinozio d'autunno è il percorso che il sole compie per incrociare l'equatore celeste in senso totalmente inverso dall'equinozio di primavera poichè passa dall'emisfero settentrionale dello zodiaco al meridionale, come una sorta di discesa negli inferi.
Anche se la terra è ancora abbondante di frutti e calda presto la natura sarà nuovamente fredda e senza frutti e la luce diminuirà in favore dell'oscurità.
Nel paganesimo celtico essa è la festa del raccolto, ove i contadini davano il loro saluto all'uomo verde o dio del raccolto.Il simbolismo di questo Sabbat è legato ai Misteri, all'Equilibrio, al momento in cui la notte e il giorno sono uguali. Alcuni simboli di Mabon sono l'uva, il vino, le ghirlande, le pigne, il granturco, le foglie secche, le ruote del sole, il melograno.
Mabon è il momento per celebrare le divinità antiche e gli spiriti del mondo. Ciò che bisogna fare per mabon è ringraziare, infatti alcune delle attività pagane da prendere in considerazione sono quelle di fare il vino e celebrare i defunti. E soprattutto è il momento giusto per fermarsi e rilassarsi. Anche se non coltiviamo la terra e non ci guadagniamo da vivere come i nostri antenati, ciò non vuol dire che non mettiamo impegno in ciò che facciamo.
E' indicato agghindare appunto la casa con fasce o nastrini marroni e frutta di stagione come uva, grano e melograno e sostituire le tovaglie chiare e fresche con colori più autunnali e caldi.
Se si vuole allestire un altare per celebrare in solitaria questa festività è consigliato coprire l'altare con un drappo di colore marrone e adornarlo con candele arancioni, marroni e dorate.
Aggiungete se volete uno strumento simbolico in miniatura come ad esempio una piccola falce o una piccola zappa per simboleggiare il vostro "raccolto" personale in quest'anno.
La frutta di stagione sarebbe meglio metterla all'interno di un cestino di vimini assieme a delle foglie secche; mettere nell'altare anche un calice con il vino e le carte dei tarocchi Sole XIX (per indicare i successi raggiunti in quest'anno solare); Stelle XVII (per augurarsi un futuro migliore) e l'arcano Ruota X (simbolo di mutamento perpetuo e di ruota dell'anno).
Aggiungere un piattino con dolci e biscotti e anche due candele a rappresentare il dio e la dea in base al phanteon che venerate ma per chi non ha ancora un idea del propio pantheon potrete aggiungerne una verde e una marrone per la dea e il dio della terra; se vi rifate alla stregheria Italiana ad esempio accanto le candele potete mettere le statue di San Michele Arcangelo degno rappresentante delle divinità solari e delle feste d'autunno e quella della Madonna che personifica la Madre Terra che assicura ai suoi figli fertilità e abbondanza per l'anno che verrà.
Accendere incensi alla Mirra,Salvia e Pino e recitare il canto di benedizione tratto da un libro di Scott Cunningham dopo aver creato il cerchio:

Possano i poteri dell’Uno,

La fonte di tutto il creato,

Onnipresente, onnipotente, eterno;

Possa la Dea,

La Signora della Luna,

Ed il Dio, Cacciatore Cornuto del Sole;

Possano i Poteri degli Spiriti delle Pietre,

Sovrani dei Regni Elementali;

Possano i poteri delle Stelle sopra e della Terra sotto,

E me che sono con Voi!


Invocate la Dea

Dea Misericordiosa,

Tu che sei regina degli Dei,

Luce della Notte,

Creatrice di tutte le cose selvagge e libere;

Madre delle donne e degli uomini;

Amante del Dio Cornuto e protettrice di tutti i Wiccan:

Discendi, Ti Prego!

Con il tuo raggio di Potere Lunare

Qui nel mio Cerchio!


Invocate il Dio:

Dio Luminoso

Tu che sei Re degli Dei,

Signore del Sole,

Sovrano di tutte le cose selvagge e libere

Padre delle donne e degli uomini;

Amante della Dea della Luna e protettore di tutti i Wiccan:

Discendi, Ti Prego! Con il tuo raggio di Potere Solare

Qui nel mio Cerchio!


Porsi d'innanzi all'altare e prendere il cesto di vimini sollevandolo al cielo e con le mani spargere le foglie facendo in modo che cadano nel pavimento all'interno del cerchio stesso pronunciando:
Cadono le foglie,

I giorni si raffreddano.

La Dea si ricopre del Suo nantello di Terra,

Mentre Tu, o Grande Dio del Sole, navighi verso Occidente

Verso le Terre dell’eterno incanto,

Avvolto dal freddo della notte.

I frutti maturano,

I semi cadono,

Le ore del giorno comparano quelle della notte.

Venti gelidi soffiano dal Nord il loro canto funebre.

In questa apparente estinzione dei poteri della Natura,

Oh Dea Benedetta, io so che la vita continua.

Perchè non c’è Primavera senza raccolto,

Così come non c’è vita senza morte.

Che tu sia benedetto, o Dio Caduto,

Mentre viaggi nelle terre dell’Inverno,

E fra le braccia amorevoli della Dea.


Appoggiare il cestino nell'altare e mettendosi in posizione di riverenza (inginochiati con i piedi sotto i glutei) recitare:

O Dea misericordiosa della fertilità,

Ho seminato e raccolto i semi delle mie azioni,

Buone e Cattive.

Dammi il coraggio di piantare semi di gioia ed amore

Nell’anno che verrà, scacciando la miseria e l’odio.

Insegnami i segreti

Di un’esistenza saggia su questo pianeta,

O luminosa Signora della notte!


A questo punto fate i vostri lavori magici di prosperità per chiedere abbondanza e fortuna e una volta finito il rito sollevare al cielo il calice contente il vino rosso e recitare:

Oh Dea dell’abbondanza e di misericordia,

Benedici questo vino ed infondilo del tuo amore.

In vostro nome,

Dea Madre e Dio Padre,

Io benedico questo vino!


Adesso sollevate al cielo un piatto di dolci con entrambe le mani:

Oh potente Dio del raccolto,

Benedici questi dolci ed infondili del tuo amore.

In vostro nome,

Dea madre e Dio Padre,

Io benedico questi dolci!


Concedare il cerchio con la formula magica:

Addio spirito del Nord,

Io ti ringrazio per essere stato qui presente.Ritorna a potere.

Addio spirito dell’Est,

Io ti ringrazio per essere stato qui presente. Ritorna a potere.

Addio spirito del  Sud,

Io ti ringrazio per essere stato qui presente. Ritorna a potere.

Addio spirito dell’Ovest,

Io ti ringrazio per essere stato qui presente. Ritorna a potere.


Il vostro rito adesso è concluso e buon equinozio.